Itinerario di Giannutri

La viabilità che congiunge Cala Maestra a Cala Spalmatoio, con le relative pertinenze, è transitabile e visitabile da chiunque senza obbligo di guida. Le due cale sono liberamente balneabili.
Le visite alla villa romana sono invece svolte solo con l’accompagnamento di una guida per motivi di tutela e di sicurezza.
L’itinerario inizia a Cala Spalmatoio, dove si sbarca dai traghetti che provengono da Porto Santo Stefano. Attraversando il piccolo paese e la sua piazza principale (dove si trovano un alimentari ed un bar) si segue l’itinerario 501 che attraversa l’isola in senso Sud – Nord.
Imboccato il sentiero si possono notare i primi resti della villa dei Domizi Enobarbi, delle strutture murarie in opera reticolata relative ad ambienti di servizio nei pressi di uno degli antichi attracchi dell’isola, situato allora come oggi a Cala Spalmatoio.
La passeggiata continua verso il piccolo altopiano che ospita l’eliporto, punto più alto raggiunto dall’itinerario, e scende verso Cala Maestra. La baia si affaccia sul Giglio ed ospita resti della villa romana, tra cui un capitello sorretto da una colonna di fattura contemporanea, in cemento armato. Le pareti rocciose che incorniciano la cala sono costellate dei resti di imponenti strutture murarie romane, pertinenti ad ambienti di servizio e di lavoro.
Risalendo da Cala Maestra l’itinerario prosegue verso la zona residenziale della villa degli Enobarbi fiancheggiando l’area delle cisterne antiche. Il cancello dell’area residenziale preclude l’accesso ai visitatori sprovvisti di guida: da questo punto si può proseguire solo se si è prenotato dal sito del Parco Nazionale Arcipelago Toscano o Service di guida ad esso associati.
L’accesso ai resti romani è consigliato e lo spettacolo dell’archeologia ripaga tutto il percorso fatto per raggiungere la villa. Una scalinata monumentale ci introduce all’area del peristilio, dove le colonne rialzate che circondano la vasca proiettano la visuale sul mare azzurro e sulla vicina Isola del Giglio. Terrazze con vasche, ampi corridoi e scalinate un tempo rivestite di marmi policromi (alcune lastre sono ancora ci guidano all’interno di un labirinto di lusso e ci fanno ben capire il lusso ed il benessere dell’aristocrazia romana durante il periodo imperiale.