Itinerario di Pianosa


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Itinerario di Pianosa

Partenza

Centro urbano di Pianosa

La piccola isola di Pianosa è una realtà ricca di storia e di archeologia che merita una visita speciale. L’uomo ha infatti scelto di insediarla sin dall’età preistorica, costruendovi anche monumenti imponenti come catacombe e ville senatorie.

Sbarcando al porto di Pianosa si avverte subito la sensazione di trovarsi in un’isola colma di storia, il borgo di Pianosa ha tutto il fascino del paese abbandonato inserito in un piccolo paradiso mediterraneo. Passeggiando vale la pena dargli un’occhiata per poi spostarsi verso le vicine catacombe.
Le catacombe sono state scavate dalla fine del IV secolo d.C. dalle prime comunità cristiane che hanno popolato le isole dell’Arcipelago. Sono una fitta rete di cunicoli e gallerie, circa 200, che si aprono in oltre 500 loculi per una presenza stimata di 700 sepolture che le qualificano come il più grande complesso a nord di Roma. L’ingresso originario era vicino al porto, segnalato da un’incisione con croce e fiamma, ma nascosto agli occhi di chi non conoscesse la presenza dei cristiani sull’isola. Stupisce l’assenza di documenti o resti archeologici di superficie che attestino la presenza di una così nutrita comunità sull’isola: un mistero che, unito alla suggestione della visita, aiuta ad immergersi nelle condizioni di vita di questi primi cristiani.
L’itinerario prosegue con la visita al Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche, situato nelle stanze dell’ex Direzione del Carcere. Serve un momento per comprendere la particolarità dell’isola di Pianosa dal momento della sua genesi, passando per gli insediamenti umani preistorici dal paleolitico superiore fino allo splendido complesso romano della villa di Agrippa ed alle ricostruzioni delle catacombe.
Ultima tappa, prima di tornare al porto o stendersi sulla bianca spiaggia di Cala Giovanna, sono proprio i resti della monumentale villa di Agrippa. Tra il 7 ed il 14 d.C. venne esiliato sull’isola Agrippa Postumo, nipote di Augusto, a seguito della denuncia della matrigna Livia che voleva favorire la successione del figlio Tiberio. Dell’impianto originale, fortemente rimaneggiato nel corso degli anni, sono ancora visitabili il piccolo teatro, l’impianto termale ed il peristilio con piscina rettangolare oltre ad altri ambienti in mare utilizzati per l’allevamento ittico e l’otium dell’aristocratico romano.

1ª tappa

Il centro urbano di Pianosa e il Forte Teglia

Pianosa fu oggetto di molti tentativi di popolamento sin dall’età medievale. Le continue scorrerie dei pirati impedirono tuttavia la strutturazione di un vero insediamento stabile, che riuscì solo su spinta napoleonica con l’edificazione, nel 1814, del Forte Teglia. Successivamente nel 1856 divenne colonia penale agricola sotto il Granducato di Toscana e penitenziario di massima sicurezza nel 1977, determinando l’evacuazione della rimanente popolazione. Dal 2011, terminata l’attività del carcere, è venuto meno anche il divieto di sbarco e sono stati avviati progetti sociali legati al turismo.

2ª tappa

Le catacombe

Le isole dell’Arcipelago Toscano sono state oggetto precoce di insediamento di comunità cristiane, eremiti e monaci. Non fa eccezione Pianosa che, anzi, ha la testimonianza monumentale più antica di questo fermento religioso alla base della trasformazione della società classica in quella medievale.

3ª tappa

La Villa di Agrippa

La storia del nipote di Augusto, dall’esilio all’assassinio ad opera del rivale Tiberio, resta imprigionata nelle vestigia della sua imponente residenza. Il mare ne ha protetto una parte, mentre la porzione sulla terra è scomparsa o profondamente rimaneggiata.

4ª tappa

Museo delle Scienze Geologiche e Archeologiche

La storia di Pianosa, dalla geologia all’archeologia, è raccontata in questo museo che spiega le peculiarità di un territorio unico.

museo delle scienze geologiche e archeologiche dell'isola di pianosa