Comune
Capoliveri
Dove
Isola d'Elba
Contatti
Comune di Capoliveri
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Caput Liberum
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57031 Capoliveri (LI)
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Mail: info@caput-liberum.it
P.I. 01425010491
Un luogo incantato in cui storie di feroci pirati si intrecciano a quelle delle miniere e ai tantissimi colori che questo territorio offre. Paesaggi splendidi ideali per l’outdoor ma anche mondanità e folklore che affascinano chiunque entri in queste terre.
Il piccolo paese di Capoliveri è arroccato su una collina a 167 metri sul livello del mare. In passato legato all’attività agricola e mineraria, è oggi uno dei più caratteristici e attivi centri elbani, ricco di fascino e di storia.
Già conosciuta in epoca romana come Caput Liberum, Capoliveri è oggi un tranquillo borgo dal tessuto urbano antico, che dall’alto della collina su cui si erge offre scorci unici sul mare.
Il paese conserva ancora l’aspetto del borgo medioevale con i suoi stretti e pittoreschi vicoli ad arcate chiamati “chiassi”, che nascondono piccole botteghe artigiane e simpatici locali dove è possibile gustare un piatto tipico o un buon bicchiere di vino. Nel periodo medioevale il paese fu fortificato dai pisani a difesa delle continue incursioni dei sanguinosi pirati saraceni: fu colpita pesantemente nel da Khayr al-Din Barbarossa e da Dragut nel corso del Cinquecento.
Storie magnetiche di ferro e pirati, di minatori e feste dionisiache che colorano questi loghi mantenendo intatto il loro fascino autentico di un tempo
Il territorio si sviluppa a margine di un vasto comprensorio minerario, luogo arcaico di lavoro e fatica, dove natura selvaggia e identità storica dell’isola si fondono.
Luoghi unici oggi dedicati all’escursionismo sono il vasto comprensorio delle Miniere di Calamita, in cui è possibile partire per moltissime avventure alla scoperta del ricchissimo patrimonio minerario dell’isola e per altrettante varietà di attività outdoor seguendo i sentieri del Capoliveri Bike Park.
Nel centro del paese, sotto piazza Matteotti, è invece possibile visitare il Museo del Mare, un piccolo gioiello che custodisce i reperti del piroscafo Polluce, naufragato nel 1841 a largo delle coste di Capo Calvo.
Di particolare bellezza è tutta la costa, caratterizzata da una moltitudine di insenature e piccole baie avvolte dalla inconfondibile bellezza e profumo della vegetazione mediterranea, come le calette di Morcone, Pareti e Innamorata, un tempo piccoli centri di pescatori, oggi trasformati in rinomati luoghi di villeggiatura, oppure come le tranquille spiagge di Naregno, Madonna delle Grazie, Felciaio, Norsi, le selvaggia Remaiolo, o i più estesi e frequentati e attrezzati lidi di Lacona, Lido e Margidore.