La Villa romana del Saraceno


Luoghi di interesse

La villa del Saraceno – Giglio Porto

Una maestosa villa romana nascosta – ma ancora leggibile – all’interno di un borgo di pescatori nell’Isola del Giglio. Passeggiando per le strette vie di Giglio Porto vi capiterà di notare imponenti strutture murarie inglobate da abitazioni più recenti: si tratta di una delle maggiori ville romane presenti sulle Isole dell’Arcipelago che, in una sua fase, è stata di proprietà dell’Imperatore Nerone. Divertitevi a cercarne le tracce superstiti mentre passate da insenature dalle acque cristalline e scogli su cui si appoggiano direttamente le vecchie case dei pescatori gigliesi!

La c.d. Villa del Saraceno è un complesso romano di età repubblicana e imperiale (II-I secolo a.C. – III-IV secolo d.C.), che rientra nella tipologia delle grandi ville marittime, sulle cui vestigia si è impiantata gran parte delle abitazioni moderne del rione Saraceno del Porto. La villa, che ha avuto varie vicende costruttive, era dotata di un’area residenziale su almeno due livelli, con un’articolata planimetria degli ambienti e due grandi terrazze. Di particolare rilievo monumentale dovevano essere la zona della terrazza settentrionale – caratterizzata da una pianta ad emiciclo costruita con contrafforti ad anterides (come definiti da Vitruvio) – e il corpo centrale della Villa a pianta quadrangolare posto a quota più elevata, sostenuta da criptoportici sia lungo il lato della scogliera che lungo il fronte occidentale del pendio.

Le prime fasi di occupazione note riguardano una fortificazione di IV secolo a.C. sorta in funzione anti punica, in momento in cui la geografia politica del Tirreno era quanto mai incerta a causa dei diversi interessi che vi si intrecciavano (greci, punici, etruschi e romani). Una volta definito il predominio romano sul Mar Mediterraneo, le ricche famiglie senatorie si impegnarono nella costruzione di grandi complessi residenziali affacciati sul mare, un processo che vide le isole dell’Arcipelago toscano grandi protagoniste. Al Giglio la famiglia dei Domizi Enobarbi realizzò il primo impianto generale della villa tra fine della Repubblica e prima età augustea. Tale famiglia divenne particolarmente importante in quanto legata alla figura dell’Imperatore Nerone che, non a caso, promosse durante il suo principato un ampio programma di ristrutturazione dell’impianto. Altro momento importante di intervento sul complesso è inquadrabile tra la tarda età Flavia e quella traianea, momento in cui tutta la costa tirrenica fu interessata ad una complessiva riorganizzazione delle infrastrutture portuali che dovevano chiaramente essere una delle peculiarità della Villa Marittima del Saraceno. La villa, dopo la sua decadenza e abbandono, a partire dal IV sec. d.C. fu occupata da una necropoli ed utilizzata come cava di materiale edilizio, facilitando la dispersione del materiale decorativo.

Info

Come arrivare

La Villa Romana del Saraceno è dislocata all’interno dell’intero centro di Giglio Porto. Non resta che scendere dal traghetto ed esplorare i suoi resti ancora visibili nelle murature degli edifici.

Per saperne di più

Bibliografia

  • P. RENDINI 2001, Impianti per la lavorazione di pesce conservato al Giglio e a Giannutri, in Atti del II Convegno nazionale di archeologia subacquea. Castiglioncello, 7-9 settembre 2001, pp. 175-188.
  • P. RENDINI 2016, La villa romana di Giglio Porto (Isola del Giglio): la decorazione parietale in F. DONATI (a cura di) Pitture murali nell’Etruria romana: testimonianze inedite e stato dell’arte, atti della giornata di studi (Pisa 2015)
  • J. TABOLLI, M. COLOMBINI, G. GRIMAUDO 2019, in Bollettino di Archeologia on-line, Sbarcando al Giglio. La ripresa delle indagini archeologiche a Giglio Porto a terra e in mare.