Luoghi napoleonici
Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell'isola d’Elba – Palazzina dei Mulini
Orari
- Lunedì 1° maggio ore 9-13.30
- Mercoledì, venerdì, sabato e domenica e festivi dalle ore 9.00 -13.30
- Lunedì e giovedì ore 14.00 - 18.30
- Chiuso: Martedì, 1 gennaio, 25 dicembre.
Dove
Piazzale Napoleone, Portoferraio, Isola d'Elba
Contatti
drm-tos.palazzinamulini@beniculturali.it
Telefono e Fax: +39 0565 915846
Tel.+39 3346538242
In questa residenza di città Napoleone tentò in breve tempo di ricreare, in formato ridotto, l’atmosfera di una corte che lo aveva sempre accompagnato, auspice anche il soggiorno della madre e della sorella Paolina. Attualmente vi si conservano cimeli, arredi e mobili dell’epoca e parte dell’interessante biblioteca condotta con sé dall’imperatore e poi da lui donata alla Comunità di Portoferraio.
I lavori di adattamento a residenza dei locali militari della Palazzina dei Mulini, furono diretti dall’architetto Paolo Bargigli. Oltre alla demolizione di alcuni edifici di natura militare, resasi necessaria per ricavare un delizioso giardino all’italiana, i lavori consistettero nell’edificazione di un salone delle feste al piano nobile, nella ristrutturazione dell’attiguo teatro e nella trasformazione in scuderia dell’ex carcere.
Pochi mesi dopo, Napoleone – che aveva seguito personalmente non solo la progettazione dell’intervento architettonico ma anche la scelta delle decorazioni e degli arredi – si stabilì nella piccola reggia, decorata dal piemontese Antonio Vincenzo Revelli, pittore ufficiale della corte elbana, ed arredata con ricercata mobilia e suppellettili.
Inserito, con le sue due sedi, in un contesto storico ed ambientale di elevatissima qualità, il museo si propone di non disperdere il ricordo della permanenza nell’isola di Napoleone Bonaparte (4 maggio 1814-26 febbraio 1815)
Attualmente vi si conservano cimeli, arredi e mobili dell’epoca e parte dell’interessante biblioteca dell’Imperatore, donata poi alla Comunità di Portoferraio.
Anche durante il breve esilio elbano, Napoleone non rinunciò al piacere di possedere una ricca biblioteca; pertanto, nell’arco di pochi mesi, riunì una raccolta libraria di ben 2378 volumi. Al primo nucleo, composto dalle 186 opere scelte personalmente nelle due biblioteche del castello di Fontainebleau la notte prima di lasciare la Francia, si sarebbero aggiunti i libri inviati dallo zio cardinale Fesch, gli acquisti fatti a Livorno e in altre città italiane e i volumi appartenuti al Corpo del Genio Militare, di stanza nella palazzina prima del suo arrivo.
A riflettere meglio gli interessi di Napoleone sono proprio i volumi provenienti da Fontainebleau che, riconoscibili per la raffinata legatura in pelle su cui è impresso lo stemma imperiale, in alcuni casi sono risultati provenire direttamente dal patrimonio dei Borboni. Come risulta dall’inventario conservato alla Bibliothèque Nationale di Parigi, è la storia l’argomento dominante della raccolta, dalla storia classica greca e latina alla storia antica e moderna della Francia, sino alla storia della Corsica, isola natale di Napoleone. Non mancano opere di letteratura, dai classici greci (Esiodo e Omero), agli autori latini (Virgilio e Ovidio), sino all’opera omnia di Voltaire. Anche il teatro occupa un posto di rilievo sia con la produzione comica (le commedie di Molière, Regnard e Dancourt), sia con quella tragica (Racine).
Info
Biglietti
€ 5.00 intero
€ 2.00 ridotto