Il 10 novembre 2022 nell’ambito dei lavori effettuati da Terna, gestore della rete elettrica nazionale, per la realizzazione della seconda tratta in cavo del collegamento 132 kV S. Giuseppe - Portoferraio, approvati dalla Soprintendenza di Pisa e Livorno con prescrizioni archeologiche, venivano eseguiti ulteriori saggi archeologici nella zona delle Grotte richiesti a seguito dei rinvenimenti avvenuti durante gli scavi del febbraio scorso.
In tale occasione erano state rinvenute una serie di strutture murarie, perpendicolari all’asse stradale, in evidente collegamento con quelle della adiacente Villa romana delle Grotte, anzi ad essa appartenenti in quanto l’attuale Strada Provinciale (SP 26) sulla quale si affaccia il complesso delle Grotte, costruita in tempi recenti, appariva aver interrotto la continuità tra la villa romana e la sovrastante cisterna romana dalla quale proveniva l’acqua utilizzata per l’impianto termale e la piscina della villa stessa.
Per tale motivo la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno aveva prescritto il controllo archeologico in corso d’opera dei lavori di scavo per l’interramento dell’elettrodotto.
Alle conseguenti ulteriori prescrizioni di effettuazione di saggi archeologici in aree prossime ai muri individuati non si era potuto ottemperare nell’immediato, per l’urgenza di chiudere i lavori dell’elettrodotto prima dell’inizio della stagione turistica. Per questo motivo detti saggi sono stati eseguiti solo a novembre.
Le ipotesi sono state confermate anche questa volta, sia per la continuità delle strutture della villa a lato del piazzale del parcheggio e sotto la strada provinciale, sia per l’individuazione di nuove strutture afferenti probabilmente alla cisterna superiore.
A seguito dei due interventi di archeologia preventiva, eseguiti a febbraio e novembre, anche grazie alla pronta collaborazione e alla puntualità delle operazioni condotte da Terna, è stata rinvenuta la conclusione verso sud-est delle strutture della villa con i muri che curvano alla giunzione della strada con la collina e sono state rinvenute altre strutture impostate lungo il crinale, probabilmente in relazione con la cisterna superiore, come appare evidente nei disegni settecenteschi del Sarri e del Ciummei.
In particolare, le operazioni di scavo in questione si sono svolte sotto la supervisione della ditta archeologica SAP di Mantova, ad opera delle dott.sse Debora Ascione e Carlotta Rizzo, con la direzione scientifica della dott.ssa Lorella Alderighi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.
Le strutture individuate in piano, in opera cementizia e in opera reticolata con pietre (cubilia) dello stesso tipo e colore (serpentino e calcare) delle strutture monumentali delle Grotte, una volta documentate, sono state ricoperte in quanto si trovano in aree di viabilità e parcheggio.
Per quanto riguarda le strutture al di sopra della strada, anch’esse da ricoprire, saranno il punto di partenza di ulteriori ricerche sulla collina e nell’area adiacente alla cisterna romana in occasione dei lavori di restauro di questa e della cisterna inferiore delle Grotte inglobata all’interno della villa romana di proprietà della Fondazione “Villa romana delle Grotte”, lavori finanziati dal Ministero della Cultura, che partiranno nel 2023.
Anche in questa occasione, grazie all’archeologia preventiva, è stato possibile aggiungere nuovi e importanti dati allo studio del complesso romano delle Grotte, uno dei gioielli più importanti dell’archeologia elbana e in particolar modo della città portuale romana precedente la Cosmopoli medicea.
Lorella Alderighi
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno